FORUM ITALIANO

Per chi parla italiano

  1. Benvenuto a @gilgames. Per quanto mi riguarda conosco i libri, conosco Ferriss, conosco il suo podcast...è a dir poco incredibile lui e il lavoro che porta avanti da anni.

    Vorrei condividere con voi, e magare sapere che ne pensate o se vi è successa la stessa cosa, un piccolo pensiero: a mio modo di vedere la peggior conseguenza che mi ha portato l'uso del porno (oltre alla perdita di controllo sulla propria vita che è fuori discussione) è stata la corruzione totale della mia forza di volontà. Spesso mi accuso di non avere abbastanza fuoco dentro per fare quello che sto facendo, di non volerlo davvero! Ed è qui che torno al discorso sulla forza di volontà: tendo ad arrendermi troppo facilmente o comunque ad accontentarmi troppo spesso. Se posso studiare 10 minuti in più non lo faccio, se posso allenarmi qualche minuto in più o comunque meglio non lo faccio, se c'è da metterci il cuore...non sempre ci riesco. Sono convinto, comunque, che il porno non sia la sola causa di tutto questo, evidentemente è una mia tendenza che di certo l'uso del porno ha rafforzato tremendamente negli anni. E' frustrante perchè, chiaramente, questo atteggiamento si riflette sul quotidiano: supero gli esami ma troppo spesso con voti bassi, mi alleno ma sono lontano dal fisico che vorrei, provo ad astenermi dal PMO ma non riesco a resistere neanche a 2 "attacchi" consecutivi...
    Forse è la classica "depressione" (ci vorrebbero più virgolette perchè la depressione è un problema serio e guai a me se parlassi a vanvera) post-relapse a parlare, però sentivo il bisogno di parlarne a qualcuno e, anzi, grazie per esserci. A tutti, ZG
     
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  2. Ho letto questi e altri suoi libri e li ho trovati molto ultili e interessanti.
    Sulla stessa linea d'onda ti consiglio "Atomic Habits" di James Clear, "Deep Work" di Cal Newport e i libri sullo stoicismo di Ryan Holiday (soprattutto "Ego is the enemy", "Stillness is key" e "The obstacle is the way").
     
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  3. Ciao. Anche io ho avuto problemi di concentrazione in passato, e ora sto risolvendo le cose con buoni risultati. Ho messo i miei consigli nel post che quoto qui sotto, su questa conversazione:
    https://forum.nofap.com/index.php?threads/how-can-i-regain-my-focus.302814/#post-2901898

    Tralasciando il lato pratico e attuativo, so come ti senti. È frustrante perchè sembra di non essere in comando del proprio corpo e quando si vuole fare una cosa giusta si è pervasi da un senso di pesantezza e stanchezza mentale talmente forte da diventare fisica.
    Nulla è invincibile e insuperabile, però. Continuando a provarci migliorerai pian piano e riuscirai a rafforzare la tua attenzione.
    You got this.
     
  4. Ma sai, non è neanche una questione di attenzione e/o distrazione (che meriterebbe comunque un discorso a parte), quanto piuttosto di forza di volontà. Di quel fuoco che ci brucia dentro...non riesco a trovarlo
     
  5. gilgames

    gilgames Fapstronaut

    Si penso di capire di cosa parli. Ho sempre avuto la capacità di iniziare mille cose e di avere mille idee, ma quando quello sprint iniziale inevitabilmente finisce, dopo qualche giorno o settimana, mi ritrovo a percepire di aver fatto una scelta non mia, che non fa per me. In realtà (se volete anche solo statisticamente) è improbabile che io abbia sistematicamente sbagliato ogni scelta! Quindi è la forza di volontà che manca totalmente, e possiamo parlare di percorsi di studio, abbonamenti in palestra, libri che decido di leggere, hobby che decido di coltivare... all’inizio la novità mi fa partire, pago/compro/mi documento/inizio... al primo piccolo problema tutto si fa meno interessante ed è li che la forza di volontà dovrebbe servirti a continuare, ricordare perche sei li e che obiettivo hai.

    Cosi come il p. e la mast. distruggono tutto questo, l’astinenza ti fa recuperare in tempi abbastanza brevi, almeno è ció che sto notando in questi giorni, ed è piacevole sapere di non aver perso tutto!
     
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  6. gilgames

    gilgames Fapstronaut

    Ti ringrazio, me li cerco sperando siano anche in italiano!

    Ho trovato diversi spunti sullo stoicismo, sia qui, sia sul blog di Tim Ferriss appunto: se non erro ha pubblicato un gigantesco ebook gratuito diviso in tre volumi sullo stoicismo. Se ritrovo il link lo posto se puó far piacere.
     
  7. Sono convinto anche io che l'astinenza ci possa dare una grande mano per recuperare la forza di volontà persa...that's why we're here. Però mi chiedo se sia solo ed esclusivamente colpa del PMO, se così fosse è davvero pazzesco (e spaventoso) quello che questo mostro ci causa.
     
  8. gilgames

    gilgames Fapstronaut

    uso iDays
     
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  9. gilgames

    gilgames Fapstronaut

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  10. Aléxandros

    Aléxandros Fapstronaut

    @palindromo @fg4795
    dopo mesi in cui non sono riuscito a dare un esame, ho pensato di cambiare facoltà, da ingegneria ad economia.
    Mi sentivo un fallito, non riuscivo a dare analisi, volevo abbandonare, in vista di esami ben peggiori.
    Poi mi sono confrontato con molte persone e sono arrivato alla conclusione che questa è solo una fase passeggera.
    Confusione portata dalla quarantena e dal periodo covid, che mi ha privato di qualsiasi esperienza universitaria positiva, e mi ha lasciato solo come un cane, a combattere esami all'apparenza enormi.

    Ho deciso di continuare, continuerò con ingegneria informatica, darò analisi a marzo, costi quel che costi.
    Non posso abbattermi così, non lo merito.
    Questo è solo un blocco e devo superarlo. Dicono che dal primo esame dato sia tutto in discesa, perché un esame dato ti da la forza di persistere e continuare.

    Voi che ne pensate?
     
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  12. Come nel tuo caso, questo è il mio primo anno all'università, e anche io frequento ingegneria informatica.
    Sul subito è stato traumatico a dir poco. Didattica interamente a distanza, nessuna possibilità di fare conoscenze e legare con compagni e professori, e ritmi molto più veloci di quelli delle superiore. A ciò si aggiunse la mia carente formazione, merito dello scadente istituto tecnico frequentato prima, e mi è sembrato di dover scalare a nuoto una cascata.
    Col tempo, però, mi sono "abituato" a sentirmi un somaro perché non ero al passo e non riuscivo a tornarci, e, liberatomi dal patimento emotivo, mi sono sentito più energico e libero. Studiando da libri, lezioni e risorse online ho colmato le mie lacune e sono tornato al passo. Un paio di giorni fa sono riuscito a dare l'ultimo esame ed è una sensazione magnifica.

    Ti consiglio di pensare all'immediato, non agli esami che dovrai fare, ma a quello che è più vicino, e dedicarti totalmente allo studio. In molti casi, non si è bravi in una materia perché ci si "auto-sabota" pensando di non poter esser capace di capirla, come se fosse un'unione impossibile. Non è così, però: una volta tolti i "limiti" della propria convinzione, diventa tutto più facile.
    Tieni duro e le cose miglioreranno.
     
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  13. Aléxandros

    Aléxandros Fapstronaut

    Sono arrivato a febbraio dovendo fare tre esami a marzo.
    Impossibile, me la son gestita malissimo.
    Mettici anche la depressione che ho dovuto affrontare nel mentre, ma penso che in un mese riuscirò a dare solo analisi.
    Quali sono i tuoi segreti? Come sei riuscito a superare i tuoi timori e le tue difficoltà?

    Come dimostrano le varie patologie nervose che mi affliggono, non mi ritengo affatto una persona forte e di carattere.
    Mi sento perso.
     
  14. Io sono al terzo di ing meccanica e, devo essere sincero, analisi 1 sarà l'ultimo dei tuoi problemi. So che ora sembra insormontabile, anche per me era così. Sono stato bocciato malamente per ben 2 volte in due sessioni diverse...in particolare la seconda volta (I appello sessione estiva) è stata durissima: avevo studiato davvero, ero preparato e pensavo che l'avrei tranquillamente superato. Faccio l'esame ed esco convinto di avercela fatta ma 2 sere dopo escono i risultati: 9/30. E' stato terribile, pensavo che non l'avrei mai più superata.

    Poi mi sono concentrato sugli altri esami e ne ho fatto 2 in fila ed ad un certo punto arrivo al giorno prima del II appello di analisi. Era pomeriggio e parlando con mia sorella le dico: "Beh domani quasi quasi vado a farlo, mi riguardo giusto le formule di integrazione e vado a fare un tentativo". Vado lì, faccio l'esame e...lo supero. Ai tempi mi è sembrata una cosa assurda: non toccavo un quaderno di analisi da almeno 20 giorni e avevo superato l'esame???????????? Il motivo è semplice: avevo smesso di guardarlo come una cosa impossibile, mi ero liberato dalla pressione del "devo farlo per forza"...ho iniziato a guardarlo solo come uno dei tanti altri esami. C'è da studiare tanto è vero ma fai così, dagli meno importanza, del resto "if you change the way you look at things, the thing you look at...change". Non cambiare facoltà, te ne pentiresti.
     
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  15. Io ho iniziato a settembre e nella sessione di stacco tra Natale e Marzo ho già dato i 3 esami che dovevo dare: analisi matematica I. A., geometria\algebra e informatica\programmazione (linguaggio C).
    In media mi sono preparato 3 settimane per ogni esame.

    In primis devi sapere cosa c'è da studiare e su quali argomenti i professori si soffermano di più. Qui aiutano molto il "programma" del corso e i testi d'esame degli anni passati. Nella mia università (Ferrara) tutto ciò era pubblicato sul sito della facoltà.
    Una volta determinati gli argomenti, devi organizzare un piano di studio, ossia, banalmente, la sequenza nella quale li affronterai. Così sai sempre cosa studiare ogni giorno.

    Per imparare, ovviamente, devi studiare... ma come?
    Personalmente, preferisco rendere lo studio il più intensivo e meno stressante possibile (che sembra un po'un ossimoro). In sostanza, quando è ora di studiare mi creo un ambiente piacevole, per esempio mettendo musica rilassante oppure qualche white noise generator in sottofondo e scegliendo un ambiente silenzioso e piacevole (dipende dai gusti). Poi riduco quanto più possibile le distrazioni e vado all'opera.
    Cerco di studiare almeno 2 ore al giorno, non necessariamente di fila. Quando vedo che, per esempio, faccio sbagli stupidi, sono molto affaticato, devo leggere più volte le cose per capirle, ecc... so che è meglio prendere una pausa e riprendere più avanti,
    Se possibile, trasforma lo studio in un evento sociale. Studiare con altre matricole, o anche solo confrontarti con loro su esercizi e quant'altro, può essere molto piacevole, anche solo per il periodo che stiamo vivendo, il quale ha ridotto a 0 i contatti con gli sconosciuti.

    Tieni a mente che questo ha funzionato per me, e tu potresti recepire meglio altri metodi di studio. In ogni caso, spero ti sia d'aiuto.
     
  16. Aléxandros

    Aléxandros Fapstronaut

    Quindi mi consigli, magari, di smettere di sbattere la testa con analisi per il momento, e concentrarmi su esami come fisica I?
    Forse vedendomi superare fisica avrò abbastanza coraggio per fare anche analisi.

    Grazie mille, il vero problema è che non riesco ad agire. Non sono chissà che difficoltà, questi esami. Ma mi faccio prendere dall'ansia e dalla paura di non farcela.
    Poi mi viene da chiedermi: come posso studiare i teoremi, le dimostrazioni?
    Non so veramente dove metterci mano. Dovrei prima capirle e poi impararle a memoria?
     
  17. Sì, magari fare un altro esame prima (possibilimente più semplice di Analisi 1) ti darebbe quel coraggio e quella convinzione necessaria per fare analisi. In modo tale che rompi il ghiaccio con gli esami in generale ed anche con il sapore della soddisfazione di averne superato 1. Per quanto rigurda dimostrazioni e teoremi: ho avuto la fortuna di avere un prof molto chiaro e comprensibile ma spesso e volentieri, per capire quei teoremi impossibili tipo il teorema Ponte ecc, ho guardato le lezioni dell'Ing. Cerroni (che è famosissimo ormai) ed ho anche trovato molto utile il libro (Analisi Matematica 1 - Bramanti, Pagani, Salsa - Zanichelli). Un pizzico di memoria devi mettercela comunque perchè sono tanti però puntare solo sulla memoria è controproducente: preso dall'ansia, stanchezza e preoccupazione la memoria fa brutti scherzi e questo non deve capitare. Quindi prima cosa da fare è capire il senso del teorema e poi mettersi e ripetere; tra l'altro, una volta capito il meccanismo dei teoremi (anche i più semplici tipo quelli sui limiti), sarà più facile approcciare e capire anche quelli più (all'apparenza) impossibili. My friend, ce l'ho fatta io che venivo da un industriale dove non avevo studiato per nulla, di analisi non sapevo fare niente (pensa che nelle vacanze di Natale del mio primo anno mi sono dovuto mettere a fare studi di funzione sui polinomi tanto ero scarso sulla materia) e tra l'altro mi sono iscritto 3 anni dopo il diploma; quindi, ti chiedo, perchè non dovresti farcela anche tu?
     
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  18. gilgames

    gilgames Fapstronaut

    Ciao Alex, ti scrivo anche se non ho mai frequentato l'università, ma mi permetto di darti un messaggio di speranza, visto che ti ho spesso visto scrivere della tua depressione e solitudine, e di come tu ti senta sopraffatto in certi momenti.

    Hai 18 anni, e non puoi avere la consapevolezza di 18 anni persi dietro di te, non come posso averla io che ne ho 35. E ce l'ho!
    Il tuo atteggiamento e l'estrema freschezza e intelligenza e maturità che traspare da ciò che scrivi sono l'indizio di un risveglio già iniziato, di un ragazzo di grandi capacità già consapevole di ciò che non va fatto e di ciò che va fatto.
    Ti assicuro che sei perfettamente in grado di risolvere tutto.
    Di studiare e superare qualsiasi esame.
    Di ottenere soddisfazione e di avere una vita piena e proficua.
    Hai tempo e ce la farai.

    Non è un messaggio di incoraggiamento random, è ciò che percepisco dal tuo scrivere, e che paragono a ciò che invece pensavo e facevo io alla tua età, ormai parecchi anni fa.
    Vedo un potenziale immenso, ti ringrazio per il tuo scrivere qui.

    E complimenti per i tuoi 465 giorni!!! Me ne sono reso conto solo ora perchè spesso scrivo da smartphone e a meno di non fare il flip orizzontale, la firma degli utenti non la si vede! :)

    Porti un nome importante, sii grande.
     
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  19. Aléxandros

    Aléxandros Fapstronaut

    Grazie mille per le tue parole, @gilgames , mi hai dato molta speranza!
     
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  20. Guarda come ho già spiegato, il mio amore con l'ingegneria è sempre stato sempre un po' "tossico".
    Non iniziai male l'università. Peggio. Il primo semestre passai solo chimica generale, e facendo ingegneria chimica, era il minimo no? ;).
    Analisi 1? Al secondo anno l'ho passata. Analisi 2 praticamente entrando al terzo.
    Quindi forse capisco meglio di tutti come ti senti riguardo agli esami.
    Quello che ti dico io, non è nulla riguardo all'analisi o al lockdown. Riguarda te.
    Io feci una fatica immane come vi ho raccontato i primi anni. Assuefatto da porno, alcol e fumo. La mia vita universitaria era fatta più di ritorni a casa alle 6 post-serata più che sveglie alle 6 per studiare. Sono andato più volte a lezione fatto/ubriaco. I pomeriggi in camera inutile dire cosa facevo.
    Ne ho avuti di motivi per mollare la mia carriera universitaria, visto che non ce la facevo.
    Ma quello che mi ha fatto andare avanti non è stato la convinzione che passare un esame in particolare cambiasse tutto.
    Perché mi è già capitato anche questo. Una singola sessione da 40 CFU il secondo anno dopo un primo anno da schifo. Il momento della svolta?
    No solo una scusa per sedermi sugli allori del fatto che fossi in grado di farcela. Poi rimasi a secco per 2 sessioni consecutive.

    Perché quello che voglio dirti è che, nonostante lo schifo che facessi e tutti i problemi che avessi, a me la facoltà piaceva.
    Nonostante tutto, nonostante siano esistiti esami a cui sono stato bocciato 4 volte. Nonostante la mente annebbiata e i miei problemi di concentrazione, a me quella facoltà piaceva ancora. Nonostante la lieve "depressione" che mi ha colpito a fine 2018. A me l'idea di diventare ingegnere chimico piaceva. E piaceva da matti. Per questo sono rimasto.

    L'unico mio punto è che non negherò che esistono facoltà che possono essere considerate più facili. Ma che tutte risultano difficili se non stai facendo ciò che ti piace, ma solo ciò che ti accontenta.
    Sai che mi piace essere sincero e diretto.
    Se ti piace l'ingegneria informatica, se ti vedi a fare quel lavoro. Continua. So che sei un lavoratore serio. I risultati arriveranno. Magari non a marzo. Ma tu continua a lavorare ed arriveranno a luglio. Magari non perfetti. Ma tu continua a lavorare e il prossimo febbraio sarà una sessione da record. E quella di luglio meglio ancora. E che tutti ti spaventano dicendoti che analisi è facile rispetto agli esami del terzo anno, ma ricorda che al terzo anno farai esami che riguarderanno veramente ciò che vuoi diventare, e quindi la passione e l'interesse che ci metterai sarà completamente diverso rispetto a quello per analisi 1.

    Se hai scelto solo una facoltà che pensassi ti rendesse figo, e resti lì solo in attesa di un miracolo. Beh, molla. Quelli che molti chiamano miracoli sono solo i risultati del tuo lavoro che cambia il tuo destino. Non cambi improvvisi per un incredibile e imprevedibile singolo evento. Ma ritengo che le storie abbiano molto impatto sulla nostra memoria, per cui quando sarai in dubbio su cosa sperare, beh ricorda questa storia.
    "Si dice che in Cina esista una varietà di Bambù del tutto particolare. Come diverse altre piante, tutto incomincia con un seme. Il contadino prepara la terra, poi pianta i semi nel terreno e incomincia ad innaffiarlo e a curarlo. E aspetta.
    Il Bambù, come tutte le piante ha bisogno di sole, nutrizione, acqua, devozione e cure. Quindi il contadino annaffia il terreno, rimuove le erbacce ed usa i fertilizzanti. E aspetta. Il primo anno di lavoro sul campo passa, ma non succede niente, nemmeno uno stelo che si degni di spuntare dal terreno. Incomincia il secondo anno. Il contadino annaffia il terreno, rimuove le erbacce e usa i fertilizzanti. É ansioso di vedere le piante di bambù alte, snelle e resistenti per garantire il meritato benessere economico alla sua famiglia. Niente: anche il secondo anno non cresce nulla. Incomincia il terzo anno. Oramai il contadino ha investito tantissimo tempo e molta fatica e ha impegnato il denaro nella sua impresa di coltivazione del Bambù. Ma nulla ancora.
    Il quarto allora? Proprio no. Soltanto durante il quinto anno spunta dalla terra la cima del primo stelo, ma a questo punto cresce a un ritmo di dodici metri all’anno: un recupero veramente spettacolare.

    Ora la domanda è: la pianta è veramente cresciuta in 12 mesi?"

    Se ti piace ingegneria informatica, fregatene di chiunque, del covid, del lockdown, anche di questo consiglio.
    Coltiva quel tuo bambù. Continua a coltivarlo senza paura. Crescerà prima o poi. Poi tu potrai pensare che è stato il passare analisi 1 a sbloccarti, o avere trovato la ragazza. O avere preso il primo 30. Potrai ringraziare chi vuoi.
    Ma in realtà sarà stata la tua semina.

    Per cui, per l'ultima volta, l'unica cosa che devi decidere è quale terreno vuoi coltivare :).
    Ti auguro le migliori fortune :)
     
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